Le petizioni del CIM
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28 Ott 2013
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Queste sono le petizioni e le raccolte firme che il Coordinamento Italiano Motociclisti sta proponendo ai motociclisti. Spesso si è portati a pensare che non si può fare nulla perché certe situazioni cambino, ma questo è un circolo vizioso: meno si prova a fare, meno ascolto si riesce ad avere, più difficile sarà ottenere dei cambiamenti. E questo chi è nelle istituzioni lo sa benissimo.
Sa benissimo che riuscire a radunare un congruo numero di persone che sappiano portare avanti una protesta unitaria, in Italia è molto difficile. E di questo stato di fatto c'è chi ne ha approfittato.
Ora sta a noi dimostrare che siamo a conoscenza del fatto che una firma costa poco, ma può valere molto. Il Coordinamento Italiano Motociclisti crede fermamente nelle possibilità che vengono rese disponibilid dal fatto di essere in un Paese democratico, il tutto sta nel volerle utilizzare. Una di queste possibilità è la petizione o raccolta firme.
Alcune di queste le abbiamo create noi, altre sono create e gestite da altre associazioni ma le appoggiamo e le riportiamo in questa pagina per dare la visibilità necessaria. Di tutte queste petizioni ne verrà poi riportato l'esito.
Petizione contro l'attivazione del pedaggio sul passo dello Stelvio
Il CIM ha realizzato questa petizione per chiedere che il passaggio nel versante Altoatesino del Passo dello Stelvio non venga sottoposto al pagamento di un pedaggio, come proposto dalla provincia autonoma di Bolzano.Viene riportato che in altre nazioni hanno messo a pedaggio il passaggio in alcuni passi alpini, ma in queste nazioni hanno prima curato la manutenzione della strada, e hanno poi istituito il pedaggio, per fare pagare un servizio che viene già erogato. In questo caso la cosa sarebbe ribaltata: prima si paga e poi (forse...) verranno realizzati servizi e manutenzione.
Oltre a questa assurdità si aggiunge il fatto che si propone di fare pagare la stessa cifra (€ 10,00) per auto e moto.
Sul nostro sito abbiamo scritto alcuni articoli a questo proposito, e abbiamo attivato una petizione per richiedere che il pedaggio non venga attivato, anche perché in molti preferirebbero fare altre strade invece di pagare per passare per una strada in pessime condizioni.
Raccolta firme per valutare l'interesse dei motociclisti italiani nella creazione di una compagnia di mutua assicurazione per i motociclisti
Il problema delle polizze di assicurazione con un costo elevato non è solo Italiano. Hanno vissuto un problema analogo anche in Francia, quando nei primi anni 80, nel pieno di una crisi economica, assicurare una moto poteva volere dire pagare un premio pari al 50% del valore di una moto di media cilindrata. Però i motociclisti Francesi non si sono limitati al mugugno, non si sono fermati al "qualcuno dovrebbe fare qualcosa".
In Francia la FFMC (Federazione Francese dei Motociclisti in Collera) ha proposto ai motociclisti di creare una compagnia di assicurazione dedicata ai motociclistiSi doveva però creare un fondo di garanzia, e 40.000 motociclisti francesi sono stati disposti a pagare circa € 45,00 a testa per creare questo fondo, grazie al quale, nel 1983, ha preso vita la prima compagnia assicurativa specifica per motociclisti, la Mutuelle des Motards
Il CIM vuole provare a seguire la stessa strada, ma la prima cosa da fare è creare il fondo di garanzia, una cifra che varia da 1,5 a 5 milioni di Euro, che è la base per potere dare i risarcimenti. I motociclisti francesi se l'erano creato di tasca loro, essendo solidali tra di loro, e anche i motociclisti italiani dovrebbero seguire la stessa procedura.
Però prima di fare partire la raccolta dei fondi vogliamo capire se questo nostro progetto trova interesse tra i motociclisti e quanti sarebbero disposti a partecipare alla creazione di questo fondo di garanzia.
Una descrizione del nostro progetto la trovate nei nostri articoli.
Partecipate alla raccolta firme
Petizione per la proposta di legge sull'omicidio stradale
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per una società più giusta dove chi uccide, mettendosi alla guida senza esserne in condizioni (essendo drogato e/o in stato di ebrezza), riceva una condanna adeguata al danno (morte o lesioni gravi) che ha provocato con il suo comportamento irresponsabile.
Se rubi 100 € dalla borsa di una signora e sei catturato da un agente di polizia entri in carcere immediatamente e sei processato subito. Lo stesso ti accade se rubi una bicicletta (processo per direttissima e condanna a 1 anno e 6 mesi).
Se invece uccidi un ragazzo di 17 anni, invadendo la sua corsia e investendolo in pieno perché ti sei messo alla guida positivo alla cannabis e con un tasso alcolemico che supera di 3 volte il limite di legge (significa aver bevuto 15 birre o 2 bottiglie di vino), non solo non vieni arrestato subito, ma in carcere non ci andrai mai.
Una pena “equa” per il danno provocato e “certa” rappresenta un atto di “prevenzione”. Serve da deterrente e rende un minimo di giustizia a chi ha perso la vita per il comportamento criminale di un guidatore che si è messo alla guida non essendo in condizione di farlo.
Questi sono i nostri articoli su questa petizione: 20 Luglio 2012, 17 Ottobre 2013
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