Non stiamo facendo una raccolta fondi!
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05 Dic 2014
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Circa un mese fa abbiamo lanciato una campagna di sottoscrizione per il 2015, con l'obiettivo di riuscire ad avere almeno 1.000 soci disposti ad iscriversi al CIM. Stiamo diffondendo questa iniziativa su vari gruppi e forum, e qualcuno ha come al solito dimostrato di fermarsi a guardare il dito mentre si indica la luna, e ci ha detto che non sono ammesse raccolte fondi.
La cosa singolare è che prima ci danno queste risposte, e poi ci si meraviglia se le nostre risposte (o meglio, le mie) non sono tutte sorrisi e pacche sulle spalle, ma reagisco in modo "acceso".
Mi chiedo infatti cosa ci possa volere a certe persone per riuscire a guardare al di là del loro naso, cosa si deve fare perché riescano a togliere il paraocchi per riuscire a vedere il significato della nostra iniziativa.
Una raccolta si svolge in modo totalmente diverso da quello che stiamo proponendo noi.
Infatti di solito vengono chiesti dei soldi per un progetto, magari si propone di fare qualcosa "PER NOI", ma poi da questo progetto SE NE RESTA FUORI. Si resta solo a guardare se le cose procedono, oppure non si fa nemmeno questo, dato che molto spesso chi partecipa ad una raccolta fondi lo fa solo per dire "ok, ho dato il mio contributo, ora mi sono messo a posto la coscienza".
La nostra iniziativa punta ad avere almeno 1.000 soci, quindi persone che oltre a versare la quota di iscrizione, saranno chiamati a dire la loro opinione sulle priorità che dovrà avere l'associazione. Chi è socio può dire la sua in assemblea, può votare e decidere la strada che dovremo fare. Iscriversi vuole dire partecipare per fare qualcosa "CON NOI".
Riuscite a capire che è qualcosa di MOLTO DIVERSO da una semplice raccolta fondi?
Indubbiamente le quote degli iscritti servono anche per potere avere le risorse necessarie alla associazione. Lo abbiamo detto fin da subito perché magari abbiamo modi bruschi di dire le cose, ma ritengo sia importante anche essere sinceri e dire tutte le cose per come sono. Dire le cose in altro modo solo per renderle più accattivanti, le lascio ai politici... con le conseguenze che tutti conoscono.
Non siamo un motoclub che vuole organizzare un raduno, non siamo un gruppo che vuole fare un giro in moto. Di sicuro non siamo accattivanti, per qualcuno non siamo simpatici e divertenti, ma chi si iscrive al CIM non lo fa per amicizia o simpatia, lo fa perché condivide degli ideali.
Riuscite a capire il concetto di "IDEALI"?
Un IDEALE è un valore etico da perseguire, ed il nostro ideale è quello di tutelare i nostri diritti di Cittadini In Moto.
Per noi andare in moto è qualcosa che si fa con la testa ben accesa nel casco, e con il cuore che batte nel petto. E' sentire il vento della Libertà che scivola sulle nostre moto e addosso a noi quando viaggiamo. E' vivere una passione che si presenta con diverse sfumature in ognuno di noi.
E per tutelare la nostra Libertà di vivere tutto questo noi vogliamo fare qualcosa per difenderci da chi ci vede come se fossimo solo una categoria di utenti della strada di serie B.
Abbiamo un Paese che ha tanti problemi, molti dei quali indubbiamente più seri di quelli che affrontiamo noi, ma se per questo motivo non facciamo attenzione a tutelare i diritti della nostra categoria, finirà che ci andremo di mezzo più del lecito.
Per chi è scettico, voglio solo ricordare la riduzione del periodo in cui una moto viene ritenuta veicolo storico. Come se per salvare il bilancio dello Stato fossero stati necessari quei soldi.
Per iscrivervi ad un gruppo volete che siano simpatici e spiritosi? Per andare a fare un giro in moto, oppure per vedesi per una birra ad un raduno, lo capirei.
Se si tratta di avere qualcuno che sappia come fare per tutelare i vostri diritti, le cose cambiano. Altrimenti sarebbe come andare al pronto soccorso e auspicarsi di trovarci i comici di Zelig invece che dei dottori.
Magari vi fareste quattro risate, ma alla fine morireste anche dal ridere.
Non so voi, ma per quanto mi riguarda io posso solo ricordarvi il nome di una fotopetizione sui guardrail che realizzammo nel 2007: Io non voglio morire.
Credo quindi sia più importante che nel CIM ci siano persone capaci e competenti di quelle simpatiche e spiritose.
La nostra campagna la trovate qui, ora che pensate di fare?
Marco Polli
Presidente del Coordinamento Italiano Motociclisti
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