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Rimontare le file: una norma chiara sarebbe meglio della tolleranza

Le moto fluidificano il traffico, se sono libere di rimontare le file

Questa è la lettera che un motociclista ha spedito in questi giorni alla Prefettura di Caserta, con la speranza che gli applichino solo un mese di sanzione amministrativa di sospensione della patente e, quindi, di riuscire ancora a fare una vacanza in moto:

 

"Spett.le Prefettura di Caserta
Ufficio Territoriale del Governo di Caserta
Piazza della Prefettura 2 - 81100 Caserta
Ufficio Patenti - c.a. Dirigente dott.ssa F....

Gentile Dott.ssa F.,

Scrivo la presente, in base ai diritti riconosciutimi dalla L. 241/90 in qualità di diretto interessato al procedimento amministrativo relativo al verbale n. XXXXXXX elevato dalla Polizia Municipale di Mondragone in data 1 luglio 2012 (allegato in copia alla presente) nel quale è stata contestata al sottoscritto la violazione dell’art. 148 CdS con applicazione della sanzione amministrativa di cui al 218 CdS della sospensione della patente da uno a tre mesi previo ritiro della stessa da parte degli agenti accertatori.

Mi rivolgo a Lei, quale responsabile del procedimento volto all’emissione dell’ordinanza prefettizia di sospensione della patente in cui andrà precisato il periodo di sospensione della stessa, affinchè tenga in debita considerazione le osservazioni che seguono in relazione alle circostanze in cui è stato elevato il verbale in oggetto.

Il giorno della contestazione il sottoscritto era alla guida della propria motocicletta di rientro a Napoli dopo un pomeriggio, che si era concesso dopo due settimane di lavoro intenso (si trattava del primo bagno della stagione!), trascorso al mare in prossimità della città di Gaeta. Il tratto di strada che da Formia porta a Mondragone e poi a Napoli era, come al solito, interessato da un intenso traffico nella sola direzione di Napoli.

Ebbene il sottoscritto procedeva letteralmente a passo d’uomo superando la colonna di auto dirette a Napoli ed occupando la corsia opposta soltanto in parte, poiché a bordo di un motoveicolo e non di un autoveicolo, quando un agente della Polizia Muncipale di Mondragone gli ha intimato l'alt per poi elevare verbale di contestazione dell'infrazione dell'art. 148CdS commi 11 e 16 con applicazione della sanzione di cui all'art. 218 CdS.

Orbene, considerato che l’art. 148 comma 11 vieta il sorpasso in presenza di traffico congestionato e che la ratio di tale norma, come in realtà lo spirito che informa l’intero Codice della Strada, consiste nella tutela della sicurezza degli utenti della strada, ci si chiede quale minaccia abbia ravvisato l'accertatore nel sorpasso effettuato, ripeto, a passo d’uomo (altrimenti non sarebbe stato possibile neanche dare lo stop) da una motocicletta che occupava soltanto in parte una corsia (quella in direzione Formia) praticamente deserta. A nulla è valso rammentare quanto precede all’agente accertatore, né tantomeno evidenziare che la segnaletica orizzontale consentiva il sorpasso, e spiegare che il sottoscritto, oltre ad essere un motociclista attento e rigoroso (nonostante la temperatura desertica indossavo, oltre al casco integrale, abbigliamento tecnico protettivo, a differenza dei vari piloti di scooter che transitavano ad alta velocità ancora in costume e talora privi di casco), utilizza la motocicletta quotidianamente per lavoro. Tanta solerzia da parte delle Forze dell’Ordine appare quantomeno inopportuna, specialmente laddove si consideri che, come detto sopra, alcuna condotta pericolosa era stata da me tenuta: al contrario, procedendo a passo d’uomo su di una corsia deserta, ho potuto agevolmente, ed in tutta sicurezza, arrestare la moto dinanzi allo stop dell’agente, pensando, ingenuamente, ad un controllo di rito, e non certo all’assurda ed imprevedibile contestazione che è seguita.

Ricordo poi che diverse norme del Codice della Strada sono, nella prassi, normalmente applicate con maggiore flessibilità nei confronti dei motociclisti (si pensi ad esempio al caso della sosta vietata in città: mentre la sosta di motoveicoli sul marciapiede è giustamente sanzionata, quella lungo il marciapiede è normalmente, ed opportunamente, tollerata). Le Forze dell’Ordine dovrebbero essere al servizio dei cittadini onesti e non essere da questi temute per il rischio di sanzioni applicate con spirito inutilmente punitivo.

Concludendo, confido sinceramente che le osservazioni sopra riportate siano da Lei attentamente prese in considerazione ai fini dell’irroganda ordinanza di sospensione e La inducano a disporre la sospensione, se del caso, nel minimo edittale, e quindi per un solo mese. Con osservanza, xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx"

 

Il 'vecchio' Coordinamento Motociclisti, insieme a qualche sparuto motoclub della FMI, da sempre è stato a favore di una Norma di Legge che consenta alle moto di 'rimontare le file' e di utilizzare le corsie d'emergenza (a velocità ridotta) nel caso di traffico fermo o molto rallentato.

Spesso ci siamo sentiti rispondere, da altri motociclisti o rappresentanti di altri organizzazioni, che era meglio lasciare tutto com'è, perchè oggi le FF.OO. tollerano molto di più di quanto prevederebbe poi una specifica norma.

Il problema è questo: oggi solitamente tollerano. Ma se un Agente si sveglia con il mal di testa, o è di cattivo umore perchè sarebbe dovuto andare al mare ma l'hanno richiamato in servizio controvoglia... ecco che quella normale tolleranza data dal buon senso... non c'è più. E accadono fatti come quello raccontato dal nostro amico qui sopra.

Nei prossimi mesi, come Coordinamento italiano Motociclisti, vogliamo scrivere una proposta di modifca del Codice della Strada, da presentare con l'avvio della prossima Legislatura. Cerchiamo quindi Avvocati e Pubblici Amministratori che ci aiutino a redigere e portare avanti quest'iniziativa. Forza: i volontari si facciano avanti!

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Commenti   

0 #5 Marco Polli 2013-04-08 13:25
Citazione Elena:
Il problema non sussisterebbe se gli automobilisti imparassero a stare sulla destra, come prevede il codice della strada....

Da quello che è stato raccontato, lo spazio c'era, e gli automobilisti stavano abbastanza a destra. E' stato infatti contestato il sorpasso con traffico congestionato.
Inoltre molte strade statali non sono molto larghe, e anche a restare nel lato destro della corsia non ci sarebbe abbastanza spazio per fare passare una moto senza che questa sporga verso l'altra corsia.
Resta il fatto che senza una norma che preveda questo modo di sorpasso, ci sono molti articoli del C.d.S. che potrebbero essere usati per fare una contravvenzione.
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0 #4 Elena 2013-04-06 11:19
Il problema non sussisterebbe se gli automobilisti imparassero a stare sulla destra, come prevede il codice della strada, permettendo di conseguenza ai motociclisti di circolare senza oltrepassare la striscia. Da multare quindi sarebbero gli automobilisti, in quanto bloccano volontariamente il passaggio di mezzi che potrebbero viaggiare senza intralciare o mettere in pericolo altri, oltrepassando la striscia continua o discontinua che sia.
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0 #3 Ottorino 2012-07-20 14:22
Certo che si creano situazioni che hanno del paradossale e la logica e la ragione se ne vanno in vacanza in occasioni così.
Visto che ci sono (!) evidenti differenze tra veicoli, come tra moto e auto, che scopo avrebbe dotarsi di un veicolo molto più snello se non lo si può usare convenientemente nel traffico?
E non è certo solo una questione di cortesia o educazione...
Cciiaaoo!! Ottorino
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0 #2 fil rouge 2012-07-18 10:35
Italy 's not Europe.... :sad:
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+3 #1 Giancarlo Gattelli 2012-07-16 09:19
Certezza delle norme: questo manca in Italia.
Io vado spesso a zonzo per le strade alpine di Austria e Svizzera.
Lì i limiti si rispettano 'di default' perchè le Gendarmerie non scherzano (mi è capitato molte volte di arrivare in cima ad un passo e trovarvi la pattuglia che controllava, dall'alto, come salivano automobilisti e motociclisti), ma è molto più facile rispettarli che in Italia.
Se c'è un limite a 60 all'ora, stai certo che c'è un motivo: una curva a gomito, dei lavori in corso, una frana...se no il limite è quello normale.
E così le imposizioni della segnaletica orizzontale.
Solo in Italia si trovano chilometri e chilometri di strada dritta e linea continua.
O chilometri e chilometri di strade di montagna o di appennino con limiti 40, 50, 60 ...e se non c'è traffico ci si sente dei cretini.
Non è che in Austria o in Svizzera siano tutti Alonso... semplicemente viene lasciato agli utenti della strada la responsabilità di decidere se effettuare un sorpasso oppure no, se fare i 70 o i 90, a seconda se c'è traffico, se piove, c'è visibilità.
Mettere il limite a 30 all'ora ovunque, dove non c'è traffico, significa rendere intollerabili i divieti ed abituare gli utenti della strada a non rispettare più nessun limite, perchè ci si abitua a considerarli stupidi.
Personalmente trovo che sia antieducativo e dannoso.
I limiti devono essere intelligenti. E la dissuasione (quindi la multa legata al limite intelligenete) molto pesante.
Lamps ;-)
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