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Lo sfogo di un venticinquenne

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La questione di cui voglio parlarvi è la tanto agognata assenza di circuiti in diverse zone d'Italia e, dove presenti, talvolta richiedono veri e propri sforzi economici per pochi minuti di turni in pista.

Io ho 25 anni e non ricordo un solo giorno in cui non ho pensato alle moto, la mia grande passione. Vivo ad Aosta e le nostre splendide strade e i panorami che offrono, seppur meravigliosi, talvolta (parlo per me) non sono sufficienti, e vado a cercare l'adrenalina data dalle curve fatte in modo più "allegro", ma cercando sempre di non esagerare.

Dato che la mia tanto amata moto è stato il frutto di estati passate a lavorare durante il periodo universitario da me appena concluso, non avrei la possibilità di riparare o di ricomprare la moto in caso di incidente. Inoltre di vita ne ho una, e non c'è moneta che potrebbe ridarmela indietro.

Ovviamente questo è il motivo che più mi preme: la vita. Ogni anno capita di sentire diversi ragazzi che muoiono in moto sulle nostre strade, talvolta per colpa loro, talvolta no. Il fatto è che non abbiamo nemmeno un posto dove andare a sfogare la nostra passione nelle domeniche pomeriggio. il posto più vicino si trova a Lombardore, a più di 100 km di distanza, e come ben sapete è l'unico autodromo del piemonte.

Purtroppo i costi della benzina, delle autostrade e dei turni in pista non consentono a me, come a molti altri appassionati di raggiungere questi posti per noi "esotici", e mentre qui pensano di costruire un altro stadio per le mucche (si avete capito bene, uno stadio per le mucche!!! anzi, UN ALTRO STADIO PER LE MUCCHE) noi continuiamo a rischiare la vita per strada.

Si può dire quello che si vuole sulla prudenza, ma non c'è nulla da fare contro la passione, soprattutto per un ragazzo di 25 anni. La passione è vita, ma troppo spesso per noi diventa sangue.

Così, ogni volta che ho bisogno di una via di sfogo, con la prudenza che si può avere per una passione così grande, prego di poter ritornare a casa incolume, per poter godere ancora di quella cosa meravigliosa che è la vita.

Andare in modo, sarete d'accordo, ci fa sentire vivi. Non andare in moto ci uccide e, anche se a qualcuno importa poco, in queste condizione anche l'andare in moto ci uccide.

Probabilmente ho solo bisogno di scrivere i miei sentimenti per quello che sta accadendo, per la poca considerazione che riceviamo noi motociclisti in questa società che guarda soltanto ad interessi economici.

Aggiungerei un altro punto a questa mia: è vero c'è la crisi... ma la crisi non c'era 10 anni fa quando hanno sempre detto no alla realizzazione di un autodromo in Valle d'Aosta. Gli spazi ci sono, eccome, solo che si da più importanza ai voti di coloro che praticano "la battaglia delle mucche" e gli sport popolari, che a qualche centinaio di motociclisti.

Spero che si possa fare qualcosa per questa situazione, ma con quello che si continua a vedere sono pessimista, e molto.

Teomotard

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Commenti   

0 #4 cristiano 2013-09-24 00:26
Io stesso, con altre persone, di cui anche il presidente del comitato velocitá piemonte, ci siamo fatti promotori di riuscire a realizzare qsa in piemonte, e nonostante i problemi di realizzazione non fossero economici (c'erano finanziatori disponibili)
la stessa regione piemonte per anni e diverse amministrazioni non ne hanno.voluto sapere, nonostante, per esempio, la provincia di Cuneo abbia il triste primato (come provincia d'italia) di maggior numero di decessi per incidenti con coinvolti motociclisti.
Ma purtroppo siamo in Italia, dove i permessi per fare o ri-fare uno stadio si trovano in un lampo, tutto il resto non è importante.
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0 #3 Ottorino 2012-07-13 14:28
Non ho mai pilotato una moto sportiva, meno che mai ho girato in pista, ma è una cosa che ho sempre sognato di fare e invidio chi ci riesce. La soluzione forse sta nel proverbio siciliano "ogni piccolo fegatello di mosca è sostanza" ovvero assecondare le proprie passioni ogni volta che si può e con giudizio e a furia di mettere insieme granelli di sabbia si finisce per costruire una spiaggia!
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0 #2 Michele 2012-07-11 17:17
Capisco la tua smania di girare il polso destro in " senso anti orario" :D . Capisco la tua voglia di correre e la tua "inca**atura" per il fatto che ti devi fare molti km per giungere all'autodromo. Sarei arrabbiato anch'io ... se fossi uno "sparone". Più che "rognare" per avere un autodromo, cosa mastodontica e impensabile in questo periodo visti i costi di costruzione e di mantenimento, il CIM potrebbe tentare di avere un po' di sconti per l'ingresso e l'utilizzo della pista. Lo vedo molto più fattibile che lottare per una colata di cemento e asfalto nella tua splendida valle.
Mi piacerebbe sapere di più sullo "stadio delle mucche"... :-| .
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0 #1 Giancarlo Gattelli 2012-07-09 08:33
Sono molto pessimista anch'io. Gli 'ecologisti' vedono gli sport motoristici come un attentato all'ambiente, i pubblici amministratori sono sempre molto più legati a poteri storicamente radicati come ad esempio le rappresentanze dell'agricoltura.. . insomma: in Val D'Aosta temo che le mucche saranno sempre più considerate di noi :-(
Questo non significa 'mollare', anzi: far crescere il Coordinamento significa lavorare per una prospettiva futura di maggior attenzione e rispetto nei nostri confronti.
Lamps
Gattostanco
Stelvio NTX - Ravenna
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