Un lunga storia d'amore (e di moto…)
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03 Feb 2014
- Scritto da Paolo Lesca
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Inutile dire questo a chi è un vero appassionato..... lo sa già: le nostre moto noi le amiamo come persone fisiche, le coccoliamo, le vezzeggiamo, insomma ne siamo innamorati. E' normale quindi che in caso di separazione vi sia una punta di dolore, di rimpianto, insomma una emozione profonda.
E poi, dai ...è QUASI SAN VALENTINO!!!
E' bello quindi leggere le testimonianze di tutto ciò, ed è ciò che riportiamo qui grazie alle belle parole di Lucas: buona lettura…e (per i più sensibili) preparate il fazzoletto.
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
Quando ti ho...
…..vista arrivare, bella così come sei non mi sembrava possibile che tra tanta gente, tu ti accorgessi di me.
E' troppo tardi, ma è presto se tu te ne vai....
Cara Rs, così è stato fino ad oggi per me, abbiamo fatto tante cose insieme, negli oltre 190mila km che hai.
Che emozione quando ti portai a casa dal precedente proprietario.
Non basterebbe una giornata….quando abbiamo girato sulla neve, quando siamo stati in mezzo a 5mila biciclette, quando siamo stati sugli Appennini, quando siamo usciti in compagnia, quando la sera d'estate siamo usciti per una birra, quando siamo stati in vacanza, quando siamo stati al Giro d'Italia (quello bello, delle donne!), quando siamo stati ai campionati italiani, quando siamo statiin Toscana, tornando sotto il diluvio, quando siamo stati in Austria, per parlare un po' la tua lingua d'origine, quando abbiamo portato per la prima volta Diana, che non era risalita più in sella dopo che aveva perso suo fratello in moto (che emozione), quando a Pasqua affrontammo la Cisa con i cartelli che segnavano "rischio neve", quando siamo tornati alla sera dal lavoro, stanco, ma felice di poter tornare a casa con te e dividere la strada col buio e quell'intimità che la sera ti dà.
Quando in un giorno avevamo voglia di evadere e siamo stati in giro per quasi 500 km, che il tuo cavaliere aveva voglia di un po' di curve e tornanti, messa in garage, come niente fosse accaduto, lo sapevamo solo io e te.
Quando siamo stati in Svizzera, per vedere Saint Moritz, quando siamo stati ai raduni, con tante persone e ci siamo divertiti, quando siamo rimasti con la batteria ko in piena estate e ti portai a casa sul carrello (grazie amici!).
Quando si mise a tacere la pompa della benzina, a pochi km da casa, ma ti sistemai io, soli io e te in garage, col manuale di officina che faceva da terzo incomodo, ma andò tutto a meraviglia e iniziammo di nuovo a girare per il mondo.
I primi 15 giorni pensavo fosse un abbaglio, perché non c'era sintonia, poi ci capimmo e fu vera passione.
Ero meno esperto, ma tu eri l'unica tedesca che mi fece appassionare, come una donna non di quella bellezza giovane, ma di quella consapevole bellezza che una donna che si conosce sa di avere, come la prima immagine che ebbi del tuo paese d'origine, a bordo della mia motoretta, vidi una ragazza su un'auto grigia sportiva e questa ragazza aveva un decolletè prosperoso, beh, sono passati tanti anni, ma l'immagine di te è ancora quella ;-D.
Le altre tedesche mi sembrano più da pensionati.
Ora sembra che il cuore vada verso oriente.
Verso qualcosa di inesplorato.
Fai finta che solo per noi due passerà il tempo ma non passerà questa lunga storia d'amore.....
Lucas della lista di mototuristi.org
Il messaggio dovrà poi essere approvato.