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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Corso al GSSS: l'esperienza di una motociclista

marzia

Quest’estate ho macinato quasi diecimila chilometri e sono fiinalmente giunta alla conclusione che mi piace andare in moto ma non so una cippa di tecnica. Ho sentito tanto parlare dei corsi GSSS e volevo avere delle dritte per guidare in modo più tecnico, quindi mi sono iscritta. “Marzia, ma sei matta? Fare tutta quella strada da sola?” sì perché io sono di Verona e chi mi conosce ha pensato che durante il tragitto una tipa sbadata come me avrebbe rischiato di non arrivare a destinazione.

Così la mattina sono partita alla volta di Firenze, mi sono fatta una bella girata per la città, poi di corsa verso Polcanto… e sono stati cavoli amari!!! Mi sono persa tra le colline fiorentine, ho imboccato una stradina stretta stretta e ripida ripida… Ovvio che con le mie scarse capacità tecniche non ho saputo superare l’ostacolo: ero in seconda stentata e la moto mi chiedeva una prima più grintosa... ho provato ad accontentarla ma ormai era tardi: mi è caduta addosso!!! Tanta paura, adrenalina al mille: mi sono messa a raccattare i pezzi di una freccia disintegrata pensando a come uscirne… mancava circa mezz’ora all’orario di ritrovo a Polcanto, ero sperduta in mezzo al bosco come Cappuccetto Rosso e ci mancava solo che arrivasse un lupo!

Invece è arrivato un tizio che stava passeggiando, gentilissimo. Lui mi ha tranquillizzata ed assieme siamo riusciti a risollevare la mia Pece… ops! E cosa scopro? che la frizione si è “arricciata” e la moto non riparte… eh già: magari se mettessi la folle… “Calma Marzia, stai calma!” mi dico… “Calma, stai calma!” mi dice anche il mio salvatore… e così mi rimetto in sella e riparto mogia mogia dopo averlo ringraziato infinite volte… Qui devo fermarmi e dire: grandissimi anche i toscani, splendida la generosità e l’ospitalità che respiro quando viaggio in queste amene località.

Mi accorgo che ormai mancano pochi minuti al meeting: ce la farò ad arrivare in tempo? beh, dato il mio proverbiale ritardo…

Arrivo all’imbocco di una stradina: “Certo, il cartello segnala che per il Centro Tecnico Federale devo girare per di qua… ma… accidenti… no… di nuovo… ci risiamo… Ma perché qui le strade sono tutte a trabocchetto? Ah, ho capito: hanno installato delle telecamere per farsi due risate quando una imbranata come me cerca di arrivare al Centro percorrendo questa improbabile erta… Beh, non male: sono riuscita ad arrivare in cima… e adesso?”

E adesso: il mitico sterrato in discesa!

Pochi metri ancora e sono arrivata: vedo già gli altri giù in fondo… Ma non ho fatto i conti con la mia inesperienza. Per non prendere velocità stringo subito il freno con la destra… disastrooooo! Sto quasi per cadere rovinosamente a terra (e credetemi: quando dico rovinosamente si tratta solo di un eufemismo!!!), quando all’improvviso sbuca al mio fianco un bell’uomo, tutto vestito di nero… afferra la mia moto un attimo prima del disastro e mi spiega come affrontare la discesa, frenando solo con il posteriore (“intende col freno, vero???!!!”). Lo ascolto: ho alternative? d’altra parte… sembra uno che se ne intende! E così, con il suo aiuto, mi accingo a percorrere “gli ultimi 30 metri del mio viaggio”, come ha raccontato Matteo. Sì perché l’imbranatissima tipa in difficoltà ero io e il mio eroe altri non era se non Mr. Carlo Cianferoni, Direttore Responsabile dei Corsi GSSS, nonché Presidente del motoclub “Curve & Tornanti”.

Ecco… Arrivata a destinazione, ho spento la moto e un attimo dopo ho pensato: “beh, la mia figuraccia l’ho fatta, tutti hanno capito che sono completamente inesperta… ora giro la moto e torno a casa!!!”. Invece, grazie all’intervento repentino ed istruttivo di Carlo, ho capito che quelli che mi si prospettavano erano giorni preziosi, giorni per imparare tante cose, per migliorare e soprattutto per vivere la mia moto con più intensità…Sì, perché io amo la due ruote, ma dopo l’esperienza di Polcanto so dare di più alla mia moto e sto facendo in modo che anche la moto mi dia di più: ci stiamo conoscendo sempre meglio, in continua evoluzione, in continuo avvicinamento…

Prima di viverlo, per me il corso GSSS era solo l’improbabile speranza che avrei potuto guidare la moto e non farmi guidare da lei. Adesso, dopo il corso GSSS, sono più consapevole... non me lo aspettavo così!

È difficile riassumere tutto, se non dicendo che è stata un’esperienza completa, che mi ha fornito le basi per essere una biker. Nozioni tecniche per conoscere meglio il mio mezzo, la postura, la posizione delle mani sul manubrio e dei piedi sulle pedane, i mitici addominali (che - sono giunta alla conclusione - forse li ho anche io e allora è meglio se li adopero), le traiettorie in strada, anche l’importanza di avere l’abbigliamento tecnico adatto… Tantissimi dettagli da combinare assieme, una mega-ricetta piena di ingredienti da mescolare assieme, il tutto sempre all’insegna della sicurezza - è vero! - ma anche del divertimento!

Perché in moto, è bene essere scrupolosi e fare attenzione ma, diciamoci la verità: non è uno spasso? Non è fantastico quando percorri una serie di curve e ti rendi conto di avere il sorriso stampato sulle labbra, nascosto dal casco, e pensi “meno male che nessuno vede la mia espressione da ebete”? Sei felice come un bambino ed il tuo unico scopo è usare il tuo giocattolo. Dopo il corso mi sono persino spaventata per le mie performances, se messe a confronto con quelle di prima… Non avrei mai pensato che in pochi giorni sarei riuscita a trasformare così radicalmente il mio modo di vivere la moto.

Senza contare il contorno… Il corso si svolge in un contesto stupendo: si percorrono le curve delle colline toscane, si fanno dei gran bei passi (in particolare tutti noi siamo legati al passo del Muraglione, io un pochino anche a quello della Sambuca!!!), pranzi e cene esagerati, risate e chiacchiere in compagnia… è una bella occasione per vivere un’avventura e non pensare a niente: alcuni giorni di svago prima di tornare alla solita vita impegnata ed incasinata che abbiamo tutti noi… E poi ti accorgi che non sono stati semplici giorni di svago, ma giorni di vita: ti sei impegnato, hai faticato ma… hai imparato! Ti hanno dato gli strumenti: ora sai anche come usarli!!!

Grazie grazie grazie a tutti per i momenti felici: ai compagni di avventura, ai nostri fantastici istruttori, alle persone accoglienti del Centro Tecnico Federale, alla grande famiglia di cui abbiamo fatto parte per soli quattro intensi giorni. Un’altra cosa mi ha colpita: parecchi dei ragazzi che hanno fatto il corso con me erano alla loro seconda esperienza, se non anche alla terza… ma non l’ho trovata una cosa strana. Quando parli con uno di noi, la cosa più bella che dicono tutti i corsisti GSSS? “È un’esperienza da rifare!”… beh, credo che sia la soddisfazione più grande per chi ci ha accolti, ci ha ospitati, ci ha seguiti ed educati… Quindi preparatevi ragazzi di Polcanto: io non sarò da meno e sicuramente ci rivedremo…

Marzia

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